domenica 15 giugno 2008

Italiani, fatevi furbi

A sentire i commenti dei nostri esimi cronisti italiani a Euro 2008 c'è da mettersi le mani nei capelli. E' proprio vero che il calcio ci rappresenta e spesso nel modo più becero e schifoso di questa nostra Italia.

A tener banco è la presunta combine tra Olanda e Romania, con gli olandesi già qualificati. Possiamo dire che è stata fortunata la Romania nel sorteggio a beccare, all'ultima partita del girone, gli Orange, ma quando sono stati fatti gi abbinamenti non si sapevano ovviamente i risultati. I giocatori effettivamente hanno smorzato queste presunte congetture, perchè sono più furbi di questa marea di pseudo giornalisti che sono agli Europei o nelle varie trasmissioni tv, alcuni pagati da noi che, non capendo nulla di calcio giocato, fanno solo gossip.

Intanto Calciopoli è una vergogna tutta italiana e non olandese, poi che esista la corruzione ovunque questo è un dato di fatto, ma a livello di percentuale noi non siamo inferiori a nessuno ed è anche vero che salendo verso nord si trova sempre maggior serietà rispetto ai paesi di area latina o mediterranea. Ma non è una questione geografica, quanto di cultura e da noi manca quella sportiva, dove si deve vincere ad ogni costo e se si perde la colpa è sempre degli arbitri o perchè non c'è trasparenza da parte degli avversari. Da che pulpito viene la predica, verrebbe da dire.

Insomma, in mezzo a questa catastrofe italiana tra politica ed economia, con la Robin Hood tax il cui nome fa solo accapponare la pelle, ma da quando in qua Tremonti toglie ai ricchi per dare ai poveri, dalla militarizzazione delle grandi città, c'è ancora tempo per dire queste castronerie su Euro 2008? Ma siamo mica ai tempi di Pertini e Bearzot, dove c'era un buon motivo per sentirsi orgogliosi dell'Italia.

Mi farebbe un tantino schifo vedere Schifani, un nome che è tutta una storia, Bonaiuti, Bondi, Berlusconi, Gasparri, La Russa e così via con lo scempio, a festeggiare un Europeo che l'Italia intera non merita. Perchè se è proprio vero che il calcio è la metafora della vita, in questo momento quello italiano è l'immagine perfetta della nostra nazione, dove mai nessuno fa mea culpa e si prende le proprie responsabilità. Per cui dico forza Olanda, perchè è una squadra eccellente che mi ha fatto divertire, ma dico anche forza Francia, perchè la mazzata più bella per gli Azzurri sarebbe che vincessero sì gli Orange per rassicurare tutti sulla loro integrità morale, ma allo stesso l'Italia venisse beffata da una Francia che non mi è particolarmente simpatica, ma lo è sempre più di quest'Italia.

sabato 14 giugno 2008

Facciamo finta di niente contro i naziskin degli stadi

Secondo Platini e la Uefa tutto sta filando liscio a questi Europei riguardo al comportamento del pubblico. In effetti, ad occhio, tutto sembra proseguire nel migliore dei modi, ma come spesso succede, c’è sempre un sottosuolo di schifezze che si cerca di tenere nascoste per il bene pubblico, perché si sa che violenza attira violenza. Ma le notizie non vanno taciute e nemmeno minimizzate, per evitare che certi fenomeni si propaghino senza prendere seri provvedimenti prima che i fatti diventino troppo gravi. Da tempo si dice che un certo numero di curve, in tutta Europa, siano sempre più in mano ad estremisti di destra e la conferma arriva proprio da Euro 2008. Ne ha parlato Roberto Beccantini prima di addentrarsi nella cronaca di Germania-Polonia, ne hanno fatto cenno altri, ma la questione è rimasta sospesa, come certi fatti fossero apposta isolati per diventare terra di nessuno, zona franca senza regole. D’altronde il fatto che Max Mosley abbia ottenuto la fiducia dai membri della FIA dopo l’uscita pubblica di un video che lo ritrae in pose sado-nazi, la dice lunga sulla non punibilità di certi gesti.
Ci ha pensato il Governo svizzero, neutrale per eccellenza, a denunciare che è stata censurata la violenza dall’Uefa. Motivo? L’organo politico del calcio europeo ha volontariamente evitato di mandare in onda delle immagini di violenza perpetrata da 140 neonazisti tedeschi, poi arrestati, che inneggiavano ad Hitler durante la partita dei loro beniamini contro la Polonia, urlando ai polacchi “ebrei”. Ma altre immagini sono state per così nascoste, tra cui un fumogeno acceso nella curva dei croati, più altri fatti successi in questi giorni e non mostrati.

La Uefa si è difesa dicendo che le trasmissioni non dovevano essere una vetrina per i violenti, come ha asserito un suo rappresentante, Pascal Voegeli. Per la cronaca le immagini di Euro 2008 sono a carico di una società che si chiama Euro 2008 SA.

Morale, quando Platini, presidente Uefa, dice che tutto sta procedendo bene va creduto a metà: negli stadi, occhio e croce lo spettacolo sugli spalti è stato buono, ma sotto, sotto qualcosa non ha funzionato ed è meglio raccontarlo che far finta di niente. Il Mondiale 1978, organizzato in Argentina, si giocava a due passi dai campi di concentramento della dittatura di Videla, i tristi luoghi dove si torturavano gli oppositori del regime, che divennero tristemente noti come “desaparecidos”, non solo ammazzati, ma anche fatti sparire come corpo e identità. Non è il caso di questo Euro 2008, ma nascondere la verità è sempre sintomo di poca chiarezza che qualcosa si nasconde dietro ad una vetrina senza ombre apparenti.

martedì 3 giugno 2008

La FIA assolve il nazismo

Soldi, potere, faccia tosta, arroganza e vergogna, sono queste le prime parole che vengono in mente dopo che la FIA ha dato fiducia a Max Mosley, messo alla gogna da un video hard in cui simula un festino sessuale dentro ad un campo di concentramento nazista. Posto che quello è stato un fatto privato, una volta venuto a galla rimane difficile scindere quelle immagini dalla vita pubblica dell’interessato. Persino Bernie Ecclestone aveva chiesto le dimissioni di Mosley per non arrivare alla riunione straordinaria della FIA, ma il presidente rimasto in carica aveva declinato l’invito dell’amico o ex, probabilmente consapevole della sua vittoria ai punti. Qualsiasi capo d’azienda si sarebbe dimesso il giorno dopo lo scandalo, Mosley no, sembra invulnerabile, come Sigfrido uno degli eroi della saga dei Nibelunghi che in un certo senso ispirò non solo Wagner, ma anche il nazismo. Se il Processo di Norimberga aveva condannato la Shoa e i capi storici di Hitler, la FIA, 63 anni dopo, ha assolto il figlio di Oswald Mosley, uno dei capi inglesi del fascismo, amico di Goebbels e di Mussolini.

Max Mosley è sempre stato a fianco del padre, fedele alle sue idee, dunque ha sottoscritto in pieno le discutibili tendenze politiche , passando poi a sostenere il Partito Conservatore britannico. Dunque è inutile far finta di nulla e accettare le sue giustificazioni, dove ha ammesso il festino sado maso, ma non a sfondo hitleriano. Lo sport dovrebbe essere un esempio, soprattutto per i giovani e di certo Mosley non ha dato degli input positivi in questo senso, anche se la F1 non è lo sport più semplice e candido da seguire. Ma è davvero vergognoso che uno sport seguito da miliardi di spettatori tv possa avere come suo massimo dirigente uno come Mosley. A parte il potere immenso che ancora conserva (e questa è la conferma che le reminiscenze nazi-fasciste sono tutt’altro che passate), Mosley e la sua assoluzione rappresentano uno dei più grandi scandali dello sport, dove la spy story dell’anno scorso sembra più una barzelletta che un fatto triste ed increscioso.

I più indignati sono stati proprio i tedeschi, l’Automobile Club della Germania ha infatti lasciato la FIA dissociandosi così dalla decisione. La conferma è stata schiacciante: 103 voti a favore, 55 contro e Mosley è rimasto presidente, con la carica che scade nel 2009, ma si ventila già l’ipotesi che possa ricandidarsi, magari riottenendo la fiducia per un altro lungo mandato. E’ chiaro che il motto tanto caro ad Andreotti: il potere logora chi non ce l’ha, contagia tutti. Non importa perdere la faccia a livello mediatico, essere indesiderato ovunque, al punto che a Montecarlo hanno consigliato a Mosley di non presentarsi alla premiazione, l’importante è mantenere ben saldo il proprio potere e fare i soliti sporchi giochi di chi lo sostiene. Ora tutti sono legittimati a fare il saluto romano, a farsi ritrarre con il frustino in mano e un cappello della Gestapo in testa, per evadere dalla noiosità quotidiana. Tutti saranno assolti, anche la piaga di una delle pagine più agghiaccianti della storia di tutti i tempi.