giovedì 1 novembre 2007

Giustizia per le donne

Non è la prima volta che succede, non è l'ultima. La violenza degli uomini sulle donne. L'ultimo caso eclatante è quello di Giovanna a Roma. Non doveva capitare, non deve capitare più, dice Prodi. Succederà ancora, l'uomo quando si lascia prendere dall'istinto più becero, senza usare ragione e buonsenso, diventa il criminale più efferato. Diamo la caccia ai rumeni, facciamola facile, il comportamento di certi rumeni, di certi rom, hanno rotto i cosiddetti coglioni (scusate il termine), ma poteva accadere a chiunque, in qualsiasi parte del mondo, ad opera di un uomo qualsiasi. La forbice tra povertà e benessere è sempre più ampia e l'attrazione per il bel mondo, quello del Mulino Bianco, per intenderci, che per qualcuno esiste realmente, diventa una chimera da raggiungere, da perseguire ad ogni costo. In Brasile c'è gente ricchissima che si lamenta di non poter mettere al polso il suo Rolex d'oro perchè gli tagliano il braccio, oppure non possono uscire senza guardia del corpo per il timore di essere rapinati o peggio ancora rapiti. Dunque la libertà sbatte con questi controsensi: chi non ha nulla se ne sbatte perchè ha poco da perdere e in taluni casi la vita è una palla al piede da estirpare. Chi ha molto, troppo, teme per la sua incolumità, deve difendere il suo potere e le sue ricchezze.

Noi abbiamo paura del diverso, perchè viene a ledere quel poco che abbiamo, sinceramente le statistiche non depongono a favore dei rumeni e un certo timore è d'uopo, soprattutto sono le donne a subire maggiori paure, perchè c'è sempre un rumeno dietro l'angolo, ubriaco, che può colpirti. Il problema non il rumeno quanto tale, ma per come è stato educato in modo errato dalla sua società, dove la donna è buona solo come schiava e prostituta, dunque non hanno un minimo di rispetto per l'altro sesso. Qua da noi in Italia dovrebbero rendersi conto che abbiamo fatto battaglie, noi donne, per essere considerate alla pari, almeno come dignità, rispetto al maschio. Dunque loro, in quanto ospiti e stranieri devono adattarsi alla società italiana e rispettare le donne, per imparare a considerare esseri alla pari anche le loro fanciulle, per cui a questo punto sono le donne rumene a doversi ribellare ai loro uomini, questo aiuterà loro ma allo stesso daranno una mano anche alle straniere che non devono più temere di trovarsi a tu per tu con un uomo dell'est.

Ad ogni modo non dobbiamo fidarci nemmeno ciecamente degli italiani, abbiamo tragici esempi di omicidi efferati compiuti ad opera di perversi maschi italici, basta solo citare la strage del Circeo di alcuni anni fa o altri omicidi senza movente e assassinii, come quello di Via Poma, per esempio o anche più recentemente a Garlasco. Spesso il criminale si nasconde dietro la porta di casa, oggi basta una negazione, una risposta sbagliata a far saltare le poche certezze che ormai esistono dentro al cervello umano.

Non bisogna dimenticare i doveri dell' amministrazione pubblica che deve sforzarsi a dare maggiore sicurezza alle città. Tornando al fatto di Roma del 31 ottobre scorso, come si fa a mettere una fermata d'autobus in una zona depressa, buia e di poco passaggio? Magari non succede nulla per anni, ma prima o poi quel qualcosa che tutti temono può sempre capitare e non è giusto che una donna debba sempre uscire accompagnata da qualcuno. La libertà è sacra per tutti, anche quella di uscire e aspettare pazientemente il bus il cui ritardo a volte può essere letale.