lunedì 7 aprile 2008

Mille modi per dire NO a BERLUSCONI

Ci siamo, le elezioni si stanno avvicinando e chi, come la sottoscritta, è seriamente convinta di credere ancora in un progetto Italia, spera di non vedere uscire dalle urne la stoltaggine degli italiani, diciamo quelli poco maturi o troppo opportunisti. Lo ammetto se mi dovessi svegliare con Berlusconi Presidente del Consiglio e peggio ancora Bossi a capo di qualche ministero sto pensando di richiedere indietro la cittadinanza italiana, meglio apolide che accettare un altro governo berlusconiano.

Quello che ottusamente non capisco è come fa uno come lui, volgare, piduista, che si è creato dal nulla sfruttando il vecchio PSI di Craxi e la sempre maggiore sufficienza di un popolo allo sbando, soprattutto sul piano culturale e morale, a ricevere così tanti consensi. La gente che lo vota dice spesso: lui non ruba perchè è già ricco. O bischeri, ma i soldi li ha fatti con il sedere, anche, lavorando sodo, anche, o soprattutto sfruttando le amicizie preziose, alcune delle quali in odor di mafia? La gente che va ai suoi comizi ride delle sue tristi battute come fossero al cabaret, in fondo ha fatto anche questo di mestiere, così come il cantante da piano bar sulle navi da crociera, ma signori, la politica non è un cabaret, è qualcosa di più serio. E' stato proprio Berlusconi a renderla leggera, superficiale, dando in pasto alla gente, veline, troiette, tronisti, personaggi di basso livello, con le sue tv che hanno reso effimera la vita per dargli un taglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, ma la realtà è diversa. Se non hai soldi e un lavoro sicuro a fine mese tutti questi sogni te li puoi mettere in quel posto, alla faccia del lavoro precario tanto amato dal Berlusca. Il precariato crea servi, che non hanno coraggio di alzare la testa e dire no per paura. Signori il comico lasciamolo a chi lo fa di mestiere, la politica è una cosa seria.

In genere chi vota Berlusconi, al di là dei soliti rotti in c. di imprenditori che dicono di essersi fatti dal nulla (la Brambilla in testa), è gente normale che ha perso il senso critico della vita. Le casalinghe o pensionate che ammazzano il tempo davanti al Gran Fratello, sognando ancora il principe azzurro, invece del marito, magari precario che porta a casa uno stipendio da fame a fine mese. I commercianti, soprattutto gli ambulanti, che per prima cosa non vorrebbero pagare le tasse. I liberi professionisti, dai notai ai commercialisti, medici e dentisti ai quali viene il crampo alla mano quando devono fornire regolare ricevuta. E poi ci sono anche gli operai che credono in qualcosa di nuovo, che ora non lo è più, questo perchè la sinistra ha sbagliato molto negli ultimi anni, restando sempre più lontana dai problemi della gente. Poi ci sono i mafiosi che hanno paura della sinistra (che non c'è più, ma non se ne sono accorti) che gli confischi i beni presi con la forza a danno della comunità. E' ovvio che poi ci sono le eccezioni ovunque, ma più o meno l'elettorato di Berlusconi nasce e cresce in mezzo a queste categorie di volponi e sfigati.

Mi sento di fare un appello, cari italiani, non votate Berlusconi, perchè oltre a metterlo nel c. a voi lo mettete anche a me, e detto chiaramente mi dà seriamente fastidio che gente infatuata del nulla metta a repentaglio la mia dignità di cittadina, che si è sempre comportata con onore. Non voglio fare la fine di un Savonarola che ce l'aveva con la corruzione umana ed è stato messo al rogo. "Ricordati che devi morire", diceva il frate ferrarese, bene italiani, sappiatelo, nessuno è eterno, nemmeno Berlusconi, checchè pensi di essere l'unto del signore, lui è solo unto e basta.

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