martedì 11 marzo 2008

FIORENTINA in Champions? Le grandi tremano

A margine dell’Assemblea di Lega che si è riunita lunedì a Milano, per definire alcune regole sulla vendita dei futuri diritti tv (la Lega sarà affiancata da un advisor per la trattativa) Galliani ha fatto alcune esternazioni non proprio positive sulla Fiorentina in Champions League, quasi un ammonimento. Le dichiarazioni sono state fatte a microfoni spenti, ma erano presenti giornalisti delle più note testate giornalistiche. L’ad del Milan avrebbe detto: “In Champions dovrebbero andarci Milan e Juventus. Che c'entra la Fiorentina con la Champions? In futuro vedremo ma adesso non mi pare una squadra che possa rappresentare degnamente il calcio italiano in una competizione come la Champions". (Fonte HSL) Dunque al momento la collocazione più adatta alla misura della Fiorentina, secondo il pensiero di Galliani, è la Coppa Uefa, della serie è in Europa, ma non rompa le scatole alle big nella massima competizione internazionale. Rendendosi conto di averla sparata grossa e che le sue parole non sarebbero rimaste chiuse nel cassetto, ha fatto marcia indietro poco dopo, smentendo di averle pronunciate, scegliendo la linea berlusconiana di negare sempre il fatto, pur esso evidente. Ma i giornalisti presenti di Repubblica, il Giorno e Corriere dello Sport hanno confermato il tenore del suo discorso.
Se i giochi sono puliti, come dovrebbero essere, in Champions non ci devono andare le squadre che godono di potere divino, come succedeva ai tempi dei faraoni, eletti per legge suprema, ma chi merita sul campo. Le gerarchie del calcio devono cambiare se si vuole dare spazio a nuove realtà e concedere pari opportunità a tutti, dove dovrebbero contare i progetti, le idee e la bravura di chi opera sul mercato e sul campo, proprio come il duo Corvino/Prandelli. Quelle di Galliani, non essendo esternazioni ufficiali, non possono essere smentite pubblicamente, ma a questo punto si spera che le sue parole siano state dettate solo dalla paura di perdere l’Europa, dalla constatazione che il Milan è in difficoltà e sarebbe una tragedia non centrare l’ultimo posto disponibile in Champions. Chi ha sperato che dopo Calciopoli le cose cambiassero leggermente, totalmente era impossibile, è rimasto deluso, perché per un Moggi accantonato, almeno ufficialmente, restano pedine impazzite nel sistema che continuano lo stesso scempio sulla credibilità del nostro calcio.
In Uefa, con tutto rispetto, ci vada il Milan, al quale un buon bagno di umiltà farebbe bene ai suoi dirigenti e permetterebbe loro di attuare un ricambio generazionale lavorando con calma senza l’assillo di dover incontrare Barcellona, Arsenal, Real Madrid e così via, dove urgono campioni che hanno più fame di successo rispetto ai rossoneri attuali. La Fiorentina sono due anni che perde la qualificazione Champions per cause altrui. Proprio il fatto che la Viola “disturba” le big la dice lunga quanto fosse colpevole per delle intercettazioni che mai hanno evidenziato aggiustamenti di partite, ma se mai hanno solo accertato una certa preoccupazione da parte della dirigenza gigliata di non essere gradita al sistema calcio italiano. La Fiorentina dei Della Valle, rinata dalle ceneri passate, merita rispetto per come ha saputo risollevarsi diventando un modello da seguire, senza sperperare soldi, ma prendendo le persone giuste. Se i viola dovessero perdere la qualificazione Champions, dovrà succedere solo colpa loro, perché hanno demeritato sul campo e altri sono stati più bravi, non perché qualcuno a tavolino ha deciso diversamente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido ogni parola!!!!! Ciao
Simona (Firenze)